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Ci risiamo! L’autunno è tornato e con lui l’aumento della caduta dei capelli.
Ecco allora che vi suggeriamo un prezioso alleato per questo cambio di stagione! Una miscela di erbe la cui ricetta risale a un’antica tradizione Ayurvedica e che ha, tra le sue innumerevoli proprietà, quella di dare più forza alla chioma: la Triphala.
La Triphala (termiche che in sanscrito significa letteralmente “i tre frutti”) è uno dei composti più conosciuti della medicina ayurvedica ed è largamente utilizzato nella tradizionale medicina indiana. Si compone del frutto di tre piante originarie dell’India: Amla o Amalaki, Terminalia Bellerica o Bibhitaki e Terminalia Chebula o Haritaki.
I primi riferimenti all’uso della Triphala possono essere trovati nel Sushruta Samhita, antico testo sanscrito datato intorno al VI secolo a.C., uno dei testi fondatori dell’Ayurveda. Questa miscela è quindi uno dei rimedi erboristici più antichi e usati al mondo.
In Europa la sua conoscenza e diffusione risalgono al Medioevo, quando grazie alle traduzioni furono rese accessibili le opere mediche, erboristiche e filosofiche orientali.
Il successo di questa miscela è legato, secondo l’Ayurveda, al suo potere di riequilibrare i Dosha, cioè i centri vitali ed energetici del corpo. I Dosha sono Vata, Pitta e Kapha e ognuno corrisponde a un’area del corpo. Mantenendo in equilibrio questi tre centri si ottengono benefici effetti sulla salute dell’organismo e anche dello spirito.
La Triphala pare, inoltre, che contenga 5 dei 6 sapori riconosciuti in Ayurveda: dolce, acido, amaro, pungente e astringente. Le manca quindi solo il salato.
Vediamo un po’ più nel dettaglio i preziosi ingredienti di questa miscela:
l’Amalaki è l’uva spina indiana ed è considerato un frutto dalle spiccate proprietà antiossidanti, poiché contiene un’altissima quantità di vitamina C (superiore di venti volte a quella presente in un’arancia).
Per la tradizione ayurvedica riequilibra il Pitta Dosha.
Haritaki, definita l’erba di Buddha poiché molto venerata in Tibet. Controlla il Vata Dosha e svolge un’azione purificante.
Bibhitaki, considerata nella medicina indiana un broncodilatatore, controlla a livello fisiologico il Kapha Dosha.
Nella medicina ayurvedica questa miscela (pensata come integratore alimentare) è largamente impiegata per prevenire l’insorgenza di svariate malattie e in particolare quelle legate all’apparato digerente, circolatorio e respiratorio.
Avendo poi spiccate proprietà antiossidanti e lenitive ha effetti positivi anche sul sistema immunitario o la si usa per le infezioni del cavo orofaringeo, per irritazioni oculari o in caso di scottature della pelle.
Secondo gli indiani è così “miracolosa” da essere paragonata a una mamma che si prende cura dei propri figli, tanto che un detto dice pressappoco: “Non ti preoccupare finché c’è Triphala!”.
Chiaramente questi utilizzi sono legati alla tradizionale medicina indiana e non raccomandiamo assolutamente di usare la Triphala per tali problematiche; noi ve la consigliamo per il suo enorme potenziale come trattamento cosmetico per cute e capelli, dunque per un uso esterno.
La nostra miscela è pensata per l’applicazione su pelle e capelli e, grazie ai suoi innumerevoli principi attivi, è un eccellente rimedio per dare forza e tono alla chioma. È particolarmente indicata per chi ha capelli fini, fragili e sfruttati. Ridà corpo al fusto del capello, rendendolo più sano e forte e diminuendone quindi nel tempo la caduta.
Grazie alle proprietà nutrienti e antiossidanti è ottima anche da usare come maschera viso: lascia la pelle più distesa, radiosa e tonica.
La Triphala nel “periodo delle castagne” sarà dunque la migliore amica della nostra bellezza!