Nell’articolo precedente vi abbiamo illustrato l’origine e la filosofia dell’Ayurveda.
In questo entreremo più nello specifico, descrivendo alcune delle erbe ayurvediche più famose ed utilizzate in tutto il mondo.
Partiamo da una pianta che moltissimi di voi sicuramente già conoscono e che magari usano in cucina, senza sapere però che si possa utilizzare anche per tingere i capelli: la Curcuma.
Originaria del sud-est asiatico, è largamente impiegata come spezia nella cucina indiana e medio-orientale. È ad esempio l’ingrediente principale del curry. Ha proprietà lenitive e antiossidanti, ma al tempo stesso ha anche uno stupendo potere tintorio. Il suo pigmento giallo intenso è da sempre, infatti, utilizzato per tingere i tessuti, così come i capelli. Si può trovare quindi come ingrediente di molte miscele tintorie, soprattutto per ottenere nuances bionde. Da sola dà un giallo freddo, acido, e per tale ragione spesso non la si usa in purezza sulle chiome, meno che mai su capelli molto chiari, onde evitare “l’effetto Simpson”. Come le spezie in cucina, va saputa maneggiare perché può distruggere un piatto o farlo splendere a seconda della mano che la dosa!
Ideale per la cute grassa o la forfora, per le impurità della pelle e perfino contro i pidocchi è il Neem, imponente albero originario dell’India e della Birmania, considerato così ricco di proprietà benefiche da essere soprannominato “la farmacia del villaggio”.
Per capelli fragili, sottili o trattati, che tendono a cadere anche troppo facilmente, possiamo invece ricorrere all’uso di piante come il Brahmi. Ricca di antiossidanti naturali, come flavonoidi, alcaloidi e saponine questa pianta rinforza la fibra capillare dalla radice alle punte.
In Asia è largamente usata come erba medicinale e le viene attribuita un’enorme importanza. Basti pensare che il nome Brahmi significa "coscienza pura" e deriva dalla divinità induista Brahma, creatore del Pantheon Indù.
Nutriente, antiossidante, rinforzante: parliamo dell’Amla. La cosiddetta “uva spina indiana”, simile ad una susina, è celebre per essere uno degli alimenti con il maggior quantitativo di vitamina C in natura. Nell’antica medicina orientale era considerata un valido aiuto in caso di bruciori di stomaco, raffreddore o infezioni delle vie respiratorie, per tenere a bada la glicemia e per rallentare l’invecchiamento cellulare. Le sue potenti proprietà antiossidanti sono utili anche per mantenere giovani e in salute pelle e capelli.
Non a caso, l’Amla o Amalaki, è uno dei tre componenti (insieme a Bibhitaki e Haritaki) di una delle più celebri e utilizzate miscele ayurvediche: la Triphala.
La notorietà di questa miscela è legata al suo potere di riequilibrare i Dosha, quelli che per l’Ayurveda sono i centri vitali ed energetici.
Nell’uso cosmetico è utilizzata come trattamento nutriente, fortificante e anticaduta per capelli.
Veniamo poi a una pianta ricchissima di altre proprietà benefiche e dal nome un po’ complicato: l’Ashwagandha. Secondo la medicina ayurvedica, utilizzata come integratore alimentare, aiuterebbe a ridurre stress, ansia e affaticamento e a migliorare la qualità del sonno. In cosmetica, invece, la sua polvere è utilizzata per impacchi rinforzanti per capelli e antiaging per la pelle.
Infine, non possiamo non citare una delle piante più amate dagli appassionati dei trattamenti vegetali. Il suo nome scientifico è Trigonella foenum-graecum ed è praticamente una costellazione di principi attivi, tra cui flavonoidi, mucillagini, sali minerali, vitamine e alcaloidi. Parliamo del Fieno Greco, da molti conosciuto anche come methi. Questa pianta ha innumerevoli proprietà: rinforzanti, antiossidanti, idratanti, emollienti, lenitive. Non stupisce quindi che sia una delle più diffuse e utilizzate.
Ovviamente di piante ayurvediche ce ne sarebbero anche tante altre che qui non abbiamo citato, ed ognuna porta con sé una o più storie da raccontare, oltre alle innumerevoli proprietà benefiche con specifici principi attivi. L’unico modo per conoscerle veramente, trovare un dialogo intimo con la loro natura e riceverne benefici, è quello di sperimentare, lasciarsi trasportare e coccolare da questi trattamenti 100% vegetali.
Gli abbinamenti tra le diverse piante e miscele sono pressoché infiniti. Bisogna provare per comprendere quali siano le sinergie più affini al proprio capello e trovare le soluzioni più adatte alle proprie esigenze. Il premio sarà quello di una chioma bella e in salute, in modo sostenibile!