#packaging / #cosmetica bio / #sostenibilità
Nei negozi, in farmacia, in profumeria, vi sarà certamente capitato di vedere sul packaging dei prodotti cosmetici dei loghi. Quei loghi, spesso, fanno riferimento a delle certificazioni.
Ma cosa sono? E, soprattutto, qual è la loro utilità?
Le certificazioni cosmetiche, come dice il nome stesso, servono per certificare qualcosa, e in questo caso parliamo del rispetto di un disciplinare. Le regole poste dagli enti certificatori possono riguardare la tipologia di materie prime utilizzate, le pratiche produttive, l’impatto ambientale, la biocompatibilità cutanea o altri aspetti legati al prodotto che ne garantiscano una qualità certificata.
Ma perché avere quei loghi è così importante, sia per le aziende produttrici che per i consumatori?
In primis perché le aziende riescono a comunicare attraverso semplici elementi grafici che i loro prodotti rispettano standard qualitativi controllati e garantiti da una terza parte e non da loro stessi. Inoltre, la certificazione rappresenta un riconoscimento per gli sforzi fatti nella ricerca di prodotti etici e a basso impatto ambientale.
I consumatori, dall’altro lato, possono molto facilmente capire che si trovano di fronte a un prodotto che rispetta un certo disciplinare e che, quindi, ad esempio usa materie prime d’origine vegetale (magari biologiche) che ha una filiera produttiva sostenibile (dove si cercano di limitare al minimo sprechi e impatto sull’ambiente), che è sì un prodotto funzionale ed efficace, ma al tempo stesso è compatibile a livello cutaneo.
Tutto questo viene fatto (o così ci si aspetta) in modo trasparente, poiché gli enti certificatori sono organismi indipendenti e impongono i loro severi parametri per consentire a un’azienda di utilizzare il proprio marchio o meno. Ne va della reputazione dell’ente certificatore stesso.
Questo elemento è fondamentale per mettere al riparo il consumatore dal cosiddetto greenwashing, di cui vi avevamo già parlato in un articolo precedente.
Una certificazione cosmetica, quando data da un organismo serio e indipendente, è ovviamente molto più importante e affidabile di un qualsiasi claim “sbandierato” sulle confezioni o nelle pubblicità (ma che può non trovare conferma poi nella realtà dei fatti).
Le certificazioni, soprattutto per gli ambiti food e beauty, non sono affatto poche.
Ecco alcune tra le più importanti:
CCPB - Certifica prodotti biologici ed eco-sostenibili in tutto il mondo e in diversi settori. Nell’ambito beauty certifica cosmetici biologici e naturali e detergenti ecosostenibili grazie a standard specifici sviluppati per il settore.
Bioagricert – È tra gli enti leader in Italia nella certificazione di prodotti agroalimentari biologici e di qualità. Prevede anche, però, una certificazione “no food” che mira a garantire la qualità di determinate categorie di prodotti seguendo disciplinari privati o standard internazionali. La certificazione no food copre ovviamente anche il settore cosmetico.
ICEA - Offre diverse opportunità per la certificazione di prodotti cosmetici e detergenti con elevato valore aggiunto ambientale. La certificazione segue lo standard COSMOS che certifica prodotti cosmetici finiti e materie prime ad uso cosmetico, formulati con l’impiego di ingredienti biologici e/o sostanze chimiche di origine naturale.
QCertificazioni - È un organismo indipendente di controllo e certificazione dei prodotti Bio del Gruppo Bureau Veritas Italia. È oggi una delle realtà più qualificate nel panorama nazionale della certificazione di prodotto. Agisce in vari ambiti: l’agricoltura, la ristorazione e, naturalmente, la cosmetica.
In questo caso i suoi standard si rifanno a quelli dell’AIAB.
AIAB – Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica – Certifica i prodotti biologici realizzati da aziende italiane. Tra le sue certificazioni in ambito beauty troviamo quella di “Bio eco cosmesi AIAB”: il primo riconoscimento sulla cosmesi biologica creato in Italia, oltre alla nuovissima “Bio eco Saloni AIAB”, lanciata a settembre 2023 e dedicata ai Saloni di nuova generazione, attenti proprio a tutto ciò che è green.
Il rispetto del disciplinare sulla cosmetica garantisce l’adozione di una metodologia di produzione che prevede l’impiego di materie prime vegetali non allergizzanti e irritanti, di alto livello qualitativo e a basso impatto ambientale, oltre all’impiego di prodotti provenienti da agricoltura biologica.
Il rispetto del disciplinare sui saloni garantisce invece l’alta presenza in negozio di cosmetica bio eco certificata, che oltre la metà dei trattamenti per la colorazione dei capelli sia 100% vegetale e diversi aspetti inerenti l’impatto sull’ambiente e al benessere delle clienti e degli operatori nel salone.
Quella presentata qui è solo una panoramica molto stretta dell’ampio mondo delle certificazioni cosmetiche. Ce ne sono molte altre, ognuna con un proprio disciplinare specifico.
Il principio di base, però, sta nel fatto che il consumatore non ha bisogno di diventare un esperto del settore, un biologo o un chimico. La valutazione nell’acquisto di un cosmetico è sempre importante, ma attraverso fonti autorevoli e supportate sul piano scientifico, ossia ciò che garantiscono gli enti certificatori.
Rimane alle aziende il compito di fare una comunicazione corretta e trasparente, che dovrebbe essere il punto di partenza per qualsiasi realtà commerciale. Il consumatore può e dovrebbe leggere sempre le etichette in modo sereno, senza essere raggirato, e quei piccoli loghi che troviamo sulle confezioni possono darci una mano in più per fare scelte di acquisto consapevoli e di qualità!